giovedì 24 maggio 2012

C'è un punto su cui Golda Meir, Zahir Muhsein e Yasser Arafat sono d'accordo, quale?

"Il popolo palestinese non esiste". Questa realtà evidente a chiunque fino a 40 anni fa è diventata oggi una sorta di bestemmia, la prova provata del razzismo di chiunque osi ricordarlo. Quanti filo-palestinesi sono a conoscenza di queste verità storiche documentate?










Il popolo “palestinese” non esiste
Di Joseph Farrah
Posted: July 11, 2002
© 2002 WorldNetDaily.com


Un titolo provocatorio? E’ molto di più. E’ la verità.
La verità non cambia. La verità è la verità. Se una cosa era vera 50 anni fa, 40 anni fa, 30 anni fa, è ancora vera oggi. E la verità è che solo 30 anni fa, non c’era molta confusione riguardo alla questione palestinese.

Forse vi ricorderete che l’ex Primo Ministro israeliano GOLDA MEIR FECE LA CORAGGIOSA DICHIARAZIONE POLITICA: “NON ESISTE UN POPOLO PALESTINESE”.

Questa affermazione da allora è stata fonte di scherno e derisione da parte dei propagandisti arabi. Amano parlare del “razzismo” di Golda Meir. Amano insinuare che si trattasse di negazionismo storico. Amano dire che la sua affermazione è palesemente falsa, una deliberata menzogna, un inganno strategico.

Ciò di cui non amano parlare, invece, sono LE DICHIARAZIONI MOLTO SIMILI FATTE DA YASSER ARAFAT e dal suo ristretto cerchio di dirigenza politica anni dopo che Golda Meir aveva detto la verità – che non esiste una distinta identità culturale o nazionale palestinese.

Così, nonostante il fatto che sia comunemente accettato che esista un popolo palestinese, voglio riportare queste dichiarazioni scomode fatte da Arafat e dai suoi sostenitori quando ancora non si preoccupavano molto delle pubbliche relazioni.




Il 31 marzo 1977, il giornale olandese Trouw pubblicò un’intervista con un membro del comitato direttivo dell’OLP, Zahir Muhsein. Ecco le sue dichiarazioni: 
“IL POPOLO PALESTINESE NON ESISTE. La creazione di uno Stato Palestinese è solo un mezzo per continuare la nostra lotta contro lo Stato d’Israele per “l’unità araba”. In realtà non c’è differenza fra giordani, palestinesi, siriani e libanesi. SOLO PER RAGIONI POLITICHE E STRATEGICHE OGGI PARLIAMO DELL’ESISTENZA DI UN POPOLO PALESTINESE, visto che gli interessi arabi richiedono che venga creato un distinto “popolo palestinese” che si opponga al sionismo. Per motivi strategici, la Giordania, che è uno Stato sovrano con confini definiti, non può avanzare pretese su Haifa e Jaffa mentre, come palestinese, posso indubbiamente rivendicare Haifa, Jaffa, Beer- Sheva e Gerusalemme. Comunque, appena riconquisteremo tutta la Palestina, non aspetteremo neppure un minuto ad unire Palestina e Giordania”.
Piuttosto esplicito, vero? E’ perfino più chiaro della dichiarazione di Golda Meir. Conferma quello che ho scritto nel titolo. E non si tratta di una dichiarazione unica nel suo genere. 
Arafat stesso fece una dichiarazione di questo tipo, decisa ed inequivocabile, nel 1993. 
Questo dimostra che, alla fine, LA QUESTIONE DELLO STATO PALESTINESE E’ UN SOTTERFUGIO IDEATO PER ARRIVARE ALL’OBIETTIVO DI DISTRUGGERE ISRAELE.


In effetti, lo stesso giorno in cui Arafat firmò la “Declaration of Principles” nel giardino della Casa Bianca nel 1993, spiegò la sua azione alla TV giordana. Ecco cosa disse: 
“Visto che non possiamo sconfiggere Israele con la guerra, dobbiamo farlo in diverse tappe. Prenderemo tutti i territori della Palestina che riusciremo a prendere, vi stabiliremo la sovranità, e li useremo come punto di partenza per prendere di più. Quando verrà il tempo, potremo unirci alle altre nazioni arabe per l’attacco finale contro Israele”.
Non importa quante persone siano convinte che il desiderio di fondare uno Stato Palestinese sia sincero e che sia la soluzione per portare la pace in Medio Oriente, queste persone vengono prese in giro.

L’ho detto prima e lo ripeterò ancora, nella storia del mondo, LA PALESTINA NON E’ MAI ESISTITA COME NAZIONE. La regione conosciuta come Palestina è stata governata prima dagli antichi romani, poi dai musulmani e dai crociati cristiani, poi dall’impero ottomano e, per poco tempo, dagli inglesi dopo la prima guerra mondiale. Gli inglesi acconsentirono a restituire almeno una parte della terra agli ebrei, visto che era la terra dei loro padri. Non è mai stata governata dagli arabi come una nazione a se stante.

Perché adesso è diventata una priorità cruciale?
La risposta sta NELLA MASSICCIA CAMPAGNA DI DISINFORMAZIONE E NELLO SPIETATO TERRORISMO DEGLI ULTIMI 40 ANNI.


Golda Meir aveva ragione. La sua dichiarazione viene avvalorata dalla verità della storia e dalle esplicite, ma poco conosciute, dichiarazioni di Arafat e dei suoi seguaci.
Israele e l’occidente non devono arrendersi al terrorismo concedendo agli assassini quello che vogliono – il trionfo nelle pubbliche relazioni e una vittoria strategica. 

Non è troppo tardi per dire no al terrorismo. NON E’ TROPPO TARDI PER DIRE NO AD UN ALTRO STATO ARABO TERRORISTA. NON E’ TROPPO TARDI PER DIRE LA VERITA’ RIGUARDO ALLA PALESTINA.


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Joseph Farah è un arabo-americano di religione cristiano-evangelica. Dirige il quotidiano online WorldNetDaily, una delle voci più ascoltate della cultura conservatrice americana.

Traduzione dall’inglese a cura del
Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana

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